Nel pomeriggio del martedì, 6 febbraio, nella residenza dell'Ambasciatore di Colombia presso la Santa Sede, si è tenuto un incontro sulla missionaria colombiana Laura Montoya Upegui (1874-1949), canonizzata dal Papa Francesco nel 2013. Montoya sarà protagonista, insieme a Caterina Tekakwitha, del panel 'La carità della preghiera', pannel che sarà presentato durante il Convegno Internazionale Interuniversitario "Donne nella Chiesa: artefici dell'umano".
L’inizio dell’evento ha previsto la presentazione di una breve storia dell’evangelizzazione di Colombia, relazione realizzata dal professore Luis Martinez-Ferrer, della Pontificia Università della Santa Croce.
In seguito, la dott.ssa Verónica Sánchez de Ospina, economista e docente all’Universidad Javeriana de Bogotá ha dipinto la storia di vita della santa colombiana Laura Montoya che ha vissuto 75 anni. La sua opera missionaria ruppe gli schemi, lanciando le donne come missionarie nell’avanguardia dell’evangelizzazione nell’America Latina.
“Ai soli 38 anni la santa aveva capito che Dio la vuole nella foresta, per portare la sua parola lì. La sua straordinaria virtù è stata la fede molto forte!”, considera Verónica.
I due relatori hanno tradotto in italiano e commentato una lettera della missionaria in cui essa parlava di Dio agli indigeni. I due relatori hanno sottolineato anche il fatto che la natura era un mezzo per Santa Laura di portare Dio a quelli che le erano vicini.
Alla conclusione dell’evento, l’ambasciatore della Colombia presso la Santa Sede, Alberto Ospina Carreño, ha portato i suoi ringraziamenti al pubblico per la presenza e ha fatto l’augurio al Comitato Organizzativo del Convegno Internazionale Interuniversitario “Donne nella Chiesa: artefici dell’umano” che si terrà tra il 7 e l’8 di marzo 2024 presso la Pontificia Università della Santa Croce. .
Testo: Silvia Mas, Alina-Maria Balaj
Foto: Alina-Maria Balaj