Diventare santi americani: Catherine Tekakwitha, Elizabeth Ann Seton e la ricerca della santità
Martedì 16 gennaio 2024, l'Università di Notre Dame di Roma, insieme al comitato organizzatore del Congresso Internazionale Interuniversitario "Donne nella Chiesa: artefici dell'umanità", ha organizzato un evento incentrato sulle figure delle sante Caterina Tekakwitha ed Elizabeth Ann Seton. L'obiettivo del convegno è stato quello di evidenziare gli aspetti in cui si manifesta il carattere "costruttore" di queste due sante, che agiscono nel contesto della Chiesa universale.
La conferenza è stata tenuta dalla professoressa Kathleen Sprows Cummings, docente di Studi Americani e Storia all'Università di Notre Dame, che ha presentato la vita e le sfide dei due santi americani. "Quando ho ricevuto questo invito sono stata molto felice e sorpresa perché mi sembrava un sogno parlare di due santi americani proprio a Roma. Credo che i santi siano ambasciatori, stabiliscono connessioni tra le persone, anche tra le culture. Credo che questi due santi possano essere considerati anche due ambasciatori della nostra fede", ha sottolineato la signora Cummings.
Durante l'evento sono intervenuti anche Sua Eccellenza l'Ambasciatore Joseph Donnelly (Ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede) e la Professoressa Silvia Mas (Pontificia Università della Santa Croce) in qualità di moderatori del panel.
L'evento fa parte di una serie di conferenze che precederanno il Congresso internazionale interuniversitario "Donne nella Chiesa: artefici dell'umanità", previsto per il 7-8 marzo 2024, che si terrà presso la Pontificia Università della Santa Croce, a Roma (www.womenchurch2024.com). Il comitato scientifico del congresso internazionale interuniversitario è composto da rappresentanti dell'Università Cattolica di Avila (UCAV), della Pontificia Università Urbaniana, della Pontificia Università della Santa Croce, dell'Istituto di Studi Superiori sulla Donna del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum e della Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di Roma.
Testo: Alina-Maria Balaj
Foto: Alina-Maria Balaj